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Simpson ed i Google Glass, o meglio “Oogle Goggles”

simpson google glass

Tutti sono passati per i Simpson; importanti personaggi ed oggetti che rivoluzionano la vita hanno fatto la loro apparizione in questa serie. Oggi, anzi il 26/01 per l’esattezza, è il momento dei Google Glass.

Così Homer e la sua famiglia ci regalano lo spaccato di una famiglia media con in casa l’oggetto del desiderio: i Google Glass.

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Mentre tutti si interrogano su quale è il miglior utilizzo, o comunque l’utilizzo che ne farà il mercato, possiamo vedere come vengono utilizzati a Springfield. Ovviamente non mancheranno risate ma anche spunti di riflessione.

La puntata si chiama “Specs and the City”, Mr. Burns regala a tutti i dipendenti i “Oogle Goggles”, con l’obiettivo di spiare i dipendenti in tempo reale (primo spunto di riflessione). Tutti i dipendenti, ben contenti del regalo, indossano subito gli occhiali e cominciano a vivere in una realtà aumentata e piena di informazioni. Così Homer scoprirà gli ingredienti del suo hamburger prima di mangiarlo, i valore della sua casa, la sicurezza del suo posto di lavoro…. tutto questo cambierà il modo di vivere?

In attesa della versione italiana, possiamo vedere qui il trailer ufficiale e vi invito ad andare sul sito gizmondo dove c’è un estratto di 4 minuti della puntata (video simpson google glass)

Doh!

Cosa è il bitcoin?

Negli ultimi mesi se ne parla tanto e ovunque. Ma la domanda è: cosa è il bitcoin? o meglio cosa sono i bitcoins?

Avevo già letto qualcosa nel 2012 ma visto l’eco degli ultimi periodi mi sono incuriosito ed in questo weekend piovoso ho studiato un po’. Iniziamo subito cercando di riassumere e dare una visione prima sintetica e poi magari approfondiamo qualche elemento.

  1. Il bitcoin è una moneta virtuale
  2. In quanto virtuale e con tecnologia Peer-2-Peer non è vincolata ad alcuna ente centrale (banca e governo)
  3. è possibile acquisire/vendere (e quindi anche investire) in questa moneta molto semplicemente
  4. si può utilizzare per acquistare/vendere beni e servizi non solo online
  5. non è l’unica moneta virtuale (se ne contano una ottantina) anche se al momento la più importante
  6. è anonima come il denaro cash
  7. si può “tenere” sul proprio PC oppure su un portafoglio virtuale su siti web dedicati
  8. il software utilizzato è open-source

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Ma come funziona?

simulazione bitcoin

Al momento della nascita è stato definito il valore di bitcoin da inserire nel mercato. Tale valore è fisso ed è pari a 21 milioni di bitcoins. Ma non essendoci una banca centrale che stampa la moneta e ne regola il valore, come funziona l’inserimento e la regolamentazione della valuta bitcoin? Semplice, ci pensano gli utenti stessi. Le monete bitcoin vengono generate con complessi algoritmi che occupano molte risorse elaborative; esistono dei programmi (detti minatori) che, utilizzando il protocollo peer-2-peer, “scavano” per trovare i bitcoins in rete. Ad oggi, esistono oltre 12 milioni di btc in circolazione e si raggiungerà il valore asintotico di 21 milioni dopo il 2030.

In pratica nella rete vengono pubblicati dei blocchi di bitcoin ed i vari client cercano di trovare una soluzione (attraverso gli schemi di criptazione e chiave pubbliche e private) eseguendo delle prove computazionalmente molto onerose. Quando un client trova la soluzione acquisisce il BTC, lo comunica alla rete e viene rilasciato un nuovo blocco. Il numero di BTC per blocco è previsto dal piano inziale di diffusione. Si è partiti da 50 BTC per ogni blocco ed ogni quattro anni questo valore viene dimezzato.

Ma è proprio così complesso? Bisogna per forza installare un programma ed essere esperti informatici?

cambio dollaro btc bitcoin

Ovviamente no altrimenti sarebbe stato solo un gioco per Nerd. I bitcoins si possono comprare anche attraverso una valuta reale attraverso dei siti dedicati (es: bitstamp) rendendolo a disposizioni di tutti. Attualmente il tasso di cambio è per 1 bitcoin (BTC) oltre 800 dollari americani. Per renderci conto dell’importanza di questa moneta, basta pensare che nel 2011 un BTC vale 0,30 dollari. Guarda il grafico preso da bitstamp.net

bitcoin

Ma perché utilizzarli?

I benefici sono molti. Per chi vende, si risparmiano le commissioni che si pagano oggi per le transizioni con le carte di credito. Per chi compra, oltre ad avere dei costi inferiori, ha un acquisto anonimo (non è necessario inserire informazioni personali). Per entrambi, c’è una transazione diretta senza passare per banche o altre piattaforme.

…e la sicurezza?

La tecnologia utilizzata è la stessa che oggi viene usata per le transizioni online tra le banche, quindi da questo punto di vista non sconta niente rispetto ai canali a cui siamo già abituati. Sicuramente è un mercato completamente nuovo ed è impossibile fare oggi delle simulazioni importanti, il rischio di un investimento può essere alto, ma sicuramente l’attenzione ed il successo che sta ottenendo lascia ben sperare.

La battaglia tra valuta virtuale e reale è iniziata.

 

vediamo cosa è successo nel 2017:

La quotazione Bitcoin nel 2017

 

Novità facebook: arriva Paper

Secondo indiscrezioni, a fine mese potrebbe essere lanciato sul mercato il nuovo servizio Facebook “Paper”, una rivista sfogliabile costruita con le news della piattaforma. Un newsreader per fare concorrenza a Digest di Yahoo e Flipboard.

La notizia viene lanciata dal sito recode e non stupisce in quanto è da tempo che si sente parlare di un progetto in casa Facebook di questo tipo. Mark stesso ha dichiarato di voler far diventare facebook la miglior fonte di informazione personalizzabile. D’altronde i presupposti ci sono tutti, il mercato dell’informazione è in crescita (sempre più persone utilizzano internet per cercare le informazioni), l’esperienza di utilizzo è già nota grazie ad i competitor (vedi Flipboard in primis, ma anche “google edicola” sui tablet android)  ma soprattutto la mole di news e di informazioni che Facebook ha su di noi.

mark zuckerberg news feed bacheca facebook

Così la risposta di Facebook al Digest, piattaforma editoriale che punta sulla pubblicazione di contenuti di qualità (attraverso una proprio redazione),è quella di utilizzare algoritmi capace di scegliere le informazioni più utili al singolo utente. Sappiamo bene, che a discapito della privacy, Facebook sa molto di noi e dei nostri interessi.

Ormai l’esperienza di utilizzare la bacheca di facebook non solo per vedere feed e lo stato dei propri amici ma anche quella di leggere le ultime informazioni e news è di tutti (vedi link pubblicati e pagine facebook).

Implementare un algoritmo ad hoc ed una interfaccia grafica con navigazione accattivante può far la differenza.

 

I sogni segreti di Walter Mitty: sogni o realtà

i-sogni-segreti-di-walter-mitty-foto

il 19/12 è uscito il film di Ben Stiller “I sogni segreti di Walter Mitty”, tra sogni ad occhi aperti, viaggi, profili digitali e social media. Ecco cosa ne penso.

Leggendo le critiche “ufficiali” non si ha giudizio molto positivo del film (alcune sono anche negative), diciamo nel complesso medio, ma la mia esperienza è completamente diversa.

Il film è molto piacevole, ci sono molti punti di riflessioni (forse anche troppi) tanti concetti che si legano bene alla trama che spazia dalla ricerca interiore alla scalata di un vulcano in Islanda passando per un attacco di squalo e scene tipo Matrix. Raccontato così sembra un insieme confuso di situazioni, ma come anticipato, tutte si sposano benissimo tra loro e raccontano una storia, un messaggio importante.

Certo, a volte tenere legati tutto insieme rende alcune sequenze non verosimili (è una delle critiche che ho letto) ma non dimentichiamoci che stiamo vedendo un film e non un documentario. In questo film si parla di sentimenti e sensazioni e bisogna guardarlo in quest’ottica.

Ma vediamo un po’ meglio cosa ci vuole raccontare Ben Stiller nel suo film che è stato definito “il nuovo Forrest Gump” (Mark Dinning su empire).

Dal mio punto di vista non riesco ad eseguire un paragone in quanto sono film differenti.

Tranquilli, non entrerò nel dettaglio; il mio obiettivo è incentivarvi a vedere il film per parlarne insieme. 

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Walter Mitty è un impiegato della rivista LIFE, si occupa dell’archivio fotografico ed è l’interfaccia del giornale verso i fotografi che inviano a lui il loro materiale.  La sua azienda sta subendo un grande cambiamento, è stata acquisita da un’altra società che ha l’obiettivo di chiudere la rivista cartacea e lanciare la versione digitale di LIFE. La storia si svolge durante la redazione dell’ultimo numero della rivista LIFE. Per tale numero, più che di altri, è fondamentale la copertina e quindi lo scatto da inserire nella prima pagina. Questo mette il protagonista in un ruolo chiave in questa transizione dalla carte alla web, un grande cambiamento.

waletr mitty sean penn

Ed è proprio questo, il cambiamento, la portante del film. Il giornale LIFE cambia, passa dalla versione cartacea alla versione digitale, cambiano i capi, i colleghi e gli uffici del protagonista. Ma non solo, la mamma sta cambiando casa traslocando ma ha problemi con un vecchio pianoforte a ricordare il passato. Così come la rivista, che passando dalla carta al web ha problemi con il fotografo (Sean Penn) che lavora ancora con rullini. Su questa base si sviluppa la storia di Walter, un impiegato con pochi rapporti sociali, molto preciso nel lavoro ma completamente alieno rispetto alla società. Non vede il mondo con gli occhi, ma vive la realtà, ed il mondo che lo circonda, attraverso delle sue proiezioni immaginarie; è la sua rivalsa verso un mondo che lo esclude. Diventa l’eroe dei suoi film ed il protagonista delle sue canzoni.

walter mitty skateboard

Ma in realtà, andando avanti con la storia, si capisce che non è un cambiamento, in realtà è un ritrovamento.

Il personaggio non cambia anzi ritrova se stesso, quella parte che provava a farsi sentire ogni tanto nei suoi blocchi, quell’eroe che sognava di essere. E così, si può pensare che le visioni che aveva come supereroe in realtà non erano una immaginizzione di qualcosa che non era e che voleva essere, ma in realtà la materializzazione di quello che in realtà era. Quindi quello che sembrava immaginazione, in realtà, era la realtà. A confermarcelo è la storia, che mentre va avanti vede il protagonista sempre più determinato ad affrontare la vita e le sue conseguenze, senza mai mollare. Mentre il protagonista corre e viaggia verso il suo cammino riscrive se stesso, man mano che la storia va avanti  acquista fiducia in se stesso, spariscono i momenti in cui si incanta ed, in tempo reale, il mondo comincia ad accorgersi di lui. Questo viaggio viene rappresentato tramite luoghi incantevoli, un cammino infinito alla ricerca di un fotografo “trasgressivo” attraverso navi e monti (letteralmente) fino a concludere che quello che cercava tanto in realtà era dentro di se: ha cercato per migliaia di km qualcosa che aveva in tasca.

Il film oltre ad essere pieno di bellissime paesaggi è ricco anche di alcune frasi importanti, una delle quali è il motto della rivista LIFE:

“Vedere il mondo, raggiungere mete pericolose, guardare oltre i muri, avvicinarsi, trovarsi l’un l’altro e sentirsi, questo è lo scopo della vita!”

anche, se personalmente, preferisco la frase detta dal fiotografo. La frase più bella del film è quella di Sean Penn:

“la bellezza non richiede attenzione.”

 

Mentre le sequenze che preferisco sono due. Walter che corre nel corridoio di LIFE mentre sullo sfondo si susseguono tutte le copertine di LIFE e Walter che salta sull’elicottero.

e voi avete visto il film? cosa ne pensate?

Boligan, vignette splendide, ma amare

Boligan vignette

Si chiama Angel Boligan Corbo ed è la firma di queste splendide ma amare vignette. E’ nato a Cuba, vive in Mexico ed attraverso la sua arte, fotografa una società schiacciata dal consumismo, ignoranza e malaeducazione.

Ho visto le vignette su oltreuomo e mi hanno colpito tanto da non poterle non inserire nel blog. Quella che mi è piaciuta più di tutte è la seguente.

comic_satire_06

Nel quale è evidente la visione diversa del mondo (e direi dei bisogni) tra il bambino e l’adulto.

 

Di seguito una selezione, quale vi fa più riflettere?

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chat e sicurezza (IRC)

chat e sicurezza

Le chat sono un luogo in cui si passa del piacevole tempo assieme ad altre persone e si chatta in allegria e spensieratezza. Tuttavia possono esistere dei rischi… Avete un livello di sicurezza adeguato per la vostra chat? Pensate che i problemi di sicurezza ci siano solo nella navigazione web?

Anche le chat di tipo IRC sono soggette ad atti di vandalismo da parte di utenti che si divertono a disturbare le altre persone che invece fanno un uso coscienzioso dello strumento chat.

chat e sicurezza

I disturbi che possiamo ricevere durante una connessione a una chat IRC sono di vario tipo e genere e possono andare dalla semplice disconnessione dall’ambiente chat sino all’infezione da virus.

Ovviamente quanto più le chat room alle quali accediamo saranno protette e moderate, quindi vigilate, tanto più sicura sarà la connessione che andremo a stabilire e dunque calerà il rischio di essere soggetti passivi di atti di vandalismo informatico.

Ciò nonostante, se vogliamo essere più tranquilli, oppure se ci piace andare a chattare anche in chat room poco raccomandabili possiamo proteggerci con alcuni accorgimenti che ora andremo a vedere.

  • La prima protezione che possiamo apprestare è un firewall, che permette di bloccare gli eventuali disturbatori che tentassero di attaccare il nostro indirizzo IP facendoci disconnettere dalla rete. E’ possibile usare quello standard di Windows, settandolo correttamente, oppure uno script specifico per reti IRC. In ogni caso mai rimanere senza Firewall.
  • Per proteggerci invece da virus, potremo installare un antivirus specifico per IRC, in rete è possibile trovarne di diversi. Sarà un ottimo strumento per farci chattare in sicurezza e tranquillità.
  • Altro programma utile, potrebbe essere un anti trojan, che permette di avere protezione da tutti quei programmi malevoli che non sono virus ma che ciò nonostante potrebbero introdursi nella rete e rubare informazioni riservate.
  • A questo punto non ci resta che una protezione finale nel caso scambiamo file per mezzo della rete IRC. In questo caso la migliore protezione, e anche la più leggera, è un piccolo script che ci avvisi quando stiamo ricevendo un file in modo che manualmente dobbiamo approvare o meno il download.In questo caso occorre semplicemente settare bene le impostazioni del client IRC con il quale accedete al sistema controllando che nelle opzioni di download file non sia spuntata l’opzione “Auto Accetta Richieste di Invio File”.

L’obiettivo di questo post non è quello di suggerire una soluzione piuttosto che un altra, quindi per scelta non includo link a prodotti commerciali, piuttosto quello di far presente una esigenza importante, quella della sicurezza, che spesso viene messa in secondo piano quando si parla di chat.

Per fortuna, con semplici mosse, puoi rendere serena la tua chat: basta un po’ di prevenzione per chattare in sicurezza.

Questo articolo è un contributo di chatover30.com

Italia, indagine OECD-ISFOL-PIAAC: Le competenze degli Italiani al di sotto della media

Pubblicato ad ottobre scorso i risultati dell’indagine eseguita tra il 2011 e 2012 volta ad analizzare il livello di competenze fondamentali della popolazione tra i 16 ed i 65 anni di 24 paesi. Risultato: non solo le competenze degli italiani sono sotto la media ma sono proprio tra gli ultimi posti.

Concentriamoci solo sui risultati per quanti riguarda la literacy e la numericy ( l’indagine ha verificato anche le competenze di problem solving e comprensione nella lettura).

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Definizioni:

  • la literacy è definita come: “l’interesse, l’attitudine e l’abilità degli individui ad utilizzare in modo appropriato gli strumenti socio-culturali, tra cui la tecnologia digitale e gli strumenti di comunicazione per accedere a, gestire, integrare e valutare informazioni, costruire nuove conoscenze e comunicare con gli altri, al fine di partecipare più efficacemente alla vita sociale”; 
  • la numeracy è definita come “l’abilità di accedere a, utilizzare, interpretare e comunicare informazioni e idee matematiche, per affrontare e gestire problemi di natura matematica nelle diverse situazioni della vita adulta”.

 

I punteggi ricavati dall’indagine sono stati suddivisi in 5 livelli. Il livello 3, quello intermedio, è ritenuto sufficiente ed adeguato alla vita sociale.

Ora che abbiamo le metriche vediamo i risultati medi.

risultati oecd

 

Solo 3 persone su 10 hanno un livello di competenze sufficienti, contro i valori degli altri paesi che si attestano sul 50%.

Gli adulti italiani (16-65 anni) si collocano per la maggior parte al Livello 2 sia nel dominio di literacy (42,3%) che nel dominio di numeracy (39,0%), il Livello 3 o superiore è aggiunto dal 29,8% della popolazione in literacy e dal 28,9% in numeracy, mentre i più bassi livelli di performance (Livello 1 o inferiore) vengono raggiunti dal 27,9% della popolazione in literacy e dal 31,9% in numeracy.

L’Italia è all’ultimo posto come competenze linguistiche con livello superiore o uguale a 3. In particolare, solo il 3.3% degli adulti italiani raggiunge livelli di competenza linguistica 4 o 5 – i più alti – contro l’11.8% nella media dei 24 paesi partecipanti e il 22.6% in Giappone, il paese in testa alla classifica. Inoltre, solo il 26.4% raggiunge il livello 3 di competenza linguistica.

In sintesi 1 su 4 ha un livello sufficiente di competenze linguistiche e comunicative.

competenze linguistiche italia oecd
Stesso grafico, e risultato per la componente matematica.

competenze matematiche oecd

 

Se volete approfondire l’argomento, in fondo al post troverete i link a tutta la documentazione prodotta. Le informazioni sono molte e vi invito a visionarle. Alcuni esempi sui tipi di analisi e confronto che vengono fatti:

  • in base alla geografia
  • al livello di studio
  • al livello occupazionale
  • al livello di retribuzione

Non riporto altri dati in quanto il risultato finale non cambia, in base a qualunque dominio si prenda, per età, re regione, per istruzione, l’Italia occupa sempre l’ultimo od il penultimo posto.

Concludo riportando le relazioni tra il livello di competenze ed alcuni aspetti sociali

Legame tra livello di competenze e benessere economico e sociale
• Il livello di competenze raggiunto in lettura/scrittura, nel calcolo e nella capacità di risolvere problemi in un ambiente ad alto contenuto tecnologico è positivamente e indipendentemente correlato alla probabilità di partecipare al mercato del lavoro e di svolgere un’attività lavorativa, così come al fatto di percepire uno stipendio più alto.
• In tutti i Paesi, le persone che ottengono livelli di competenze inferiori in lettura e scrittura (literacy), rispetto a quelle che hanno competenze superiori, hanno più probabilità di avere problemi di salute, di pensare di avere poco peso sul processo politico e di non partecipare alle attività associative o di volontariato. Nella maggior parte dei Paesi, le persone con un livello di competenze inferiore hanno anche maggiori probabilità di avere meno fiducia nel prossimo.

Certo non c’è da stupirsi se solo nel 10% delle case ci sono dei libri e se solo 6 italiani su 10 hanno letto un libro nel 2013 ( articolo “sei italiani su dieci non hanno letto neanche un libro nel 2013“)
Partendo da questi dati non sembra poi neanche molto lontano lo studio fatto dal Cebr, nel quale l’italia passerà da ottava potenza economica a quindicesima nel 2015 (articolo “l’economia più potente?“).
Approfondimenti:
Sito OECD
Indagine Outlook 2013 (inglese)
Sintesi dei risultati (italiano)
Sintesi risultati su Italia (italiano)
Presentazione dati da parte di ISFOL (italiano)
Link a risultati di altri paesi

2013: un anno insieme

monument valley tecnologia e comunicazione

Dopo il resoconto del 2013 visto dalle rete, vediamo ora il racconto del 2013 del nostro blog Tecnologia & Comunicazione.

Partito a novembre 2012 abbiamo fatta tanta strada; abbiamo condiviso e commentato le ultime novità sui social media, le tendenze, i video più visti, ma anche i libri che ho letto, le frasi più importanti e perchè no anche dei film. Abbiamo vissuto questa esperienza insieme e vi volevo ringraziare con un post dedicato a voi lettori. Oltre 11 mila che per sbaglio o per scelta siete finiti su questo blog.

monument valley tecnologia e comunicazione

 

83 post pubblicati, 13 mila visite e 24 mila pagine visitate, più di 1000 liked sulla pagina facebook, oltre 1600 tweet ma con solo 60 followers, 440 pin su pinterest con 240 followers. I post più visitati hanno registrato oltre 3000 visualizzazioni.

Si lo so la foto non è molto natalizia, ma è una foto che ho fatto io e tengo sempre in mente quando ho un obiettivo da raggiungere. 

Abbiamo cambiato la grafica almeno 3 volte, ed ancora non è quella definitiva, abbiamo ospitato guest post e faremo tanto altro.

Ma oltre a periodo di resoconti è anche periodo di pulizia, e quindi in questi giorni ho fatto un po’ ordine: organizzato le fonti, cancellato qualche following di troppo e scelto un nuovo template (sarà quello definitivo? no!)

Chiudo qui ringraziandovi per questa bellissima esperienza   ed augurandovi uno splendido 2014.

Ah, dimenticavo i buoni propositi del 2014… sicuramente continuare a crescere, postare sempre contenuti di qualità, condividere esperienze, condividere contenuti, condividere conoscenze, discutere insieme e crescere insieme. Ah, ed essere più presente su google plus.

Una citazione particolare la devo fare ad coloro che sono stati particolarmente utili e fonte di riflessioni: Francesco Russo, Riccardo Esposito, Gugliemo Cornelli, Antonio Lupetti, Davide Bennato, Oscar Di Montigny, Alessandro Rea.

 

Numero utenti di WhatsApp: 400 milioni

whatsapp

il 19 Dicembre 2013 appare sul blog ufficiale la notizia di aver superato i 400 milioni di utenti attivi.

whatsapp

 

Dopo aver parlato a lungo di whatsapp (leggi articolo: “un viaggio dentro whatsapp”), oggi festeggiamo con loro questo importante traguardo i 400 milioni di utenti attivi.

whatsapp_quad

Due sono le informazioni da sottolineare:

  • trattasi di utenti attivi mensilmente, e non solo utenti iscritti
  • risultato ottenuto senza un centesimo speso in pubblicità

Visto che il mercato della messaggistica è in piena guerra, basta guardare la TV per capirlo, tra wechat, iMessagge, Viber, snapchat, line il risultato è molto importante e premia la qualità del prodotto ma anche la trasparenza della società: 50 dipendenti ed i loro fondatori che da sempre volevano realizzare qualcosa di utile e senza pubblicità.

Remember, when advertising is involved you the user are the product.

blog di whatsapp

 

Guadagno Sviluppatori Android, quasi ricchi come quelli apple

android apple

Il divario del guadagno tra lo sviluppatore android ed apple diminuisce. I due mercati cominciano ad essere competitivi anche dal punto di vista degli sviluppatori delle Apps.

è questo quello che si evince dal report di BI Intelligence. Mediamente apple paga ai suoi sviluppatori $ 5200 al mese contro i $ 4700 al mese guadagnati dagli sviluppatori android. La differenza è “solo” di 500 dollari al mese.

Il grafico ci mostra anche il posizionamento delle altre piattaforma, Blackberry e Windows 8 nettamente con valori medi più bassi. Il programmatore blackberry si attesa a circa 1200 dollari al mese mentre windows 8 (in sicura crescita) 3600 dollari al mese.

 

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Il risultato non meraviglia, in quanto il gap iniziale si sta saturando sia dal punto di vista dei numeri assoluti (oggi quasi l’80% degli smartphones girano su android) sia dall’esperienza di utilizzo dei singoli utenti.

Di seguito riporto due slide del KPCB pubblicato a maggio 2013 sui trend di crescita di android e dei servizi mobile.

Se avete qualche curiosità sulle differenze android e apple vi invito a leggere anche questa fotografia dei due utenti medi.

android vs ios

 

crescita mobile

 

 fonte

Fake e bufale sui social: vediamo la rete del M5S

Ha superato la fase di fastidio e sta diventando un vero e proprio problema di contenuto dei social media, parliamo dei "fake" e delle...